CI TROVIAMO SOTTO L’INFLUENZA DEGLI SPIRITI BUONI E CATTIVI

Dal libro L’universo degli spiriti, Norberto R. Keppe

Dobbiamo fare attenzione al fatto che la vita spirituale segue due direzioni: la prima evidentemente è quella divina, in cui Dio, gli angeli e gli spiritiumani buoni ci offrono assistenza; la seconda è quella dei diavoli e delle anime in pena (come di dice), che vagano per il mondo praticando il male. Di modo che l’essere umano deve percepire quale di loro sta agendo in quel determinato momento, per non commettere delle follie irreparabili.

- Mi viene sempre l’idea di attaccare una persona.

- Che pensa di questa idea?

- Cattiveria.

Notate che questi spiriti maligni “martellano” insistentemente nella testa degli esseri umani, proprio perché essi non riescono ad attaccarsi ad altro che non sia il male. L’essere umano e gli spiriti formano una stretta unione, motivo per cui esso può alimentarli quando segue le loro idee, che sono distorsioni, omissioni o negazioni della verità – o metterli in fuga, quando dice la verità. Di modo che esiste uma simbiose dell’uomo che alimenta i diavoli, o di questi ultimi che dirigono l’umanità.

– Non so il perché, ma A.L. non disse la verità su ciò che sta sucedendo a P.J.

– Che cosa pensa che stia succedendo?

– Sembra che A.L. abbia paura di dire la verità.

– Perché?

– Un qualche spirito non permette che lei dica la verità.

Viviamo molto di più nel mondo spirituale che in quello materiale, che lo accettiamo o no; tuttavia, facciamo un’enorme resistenza per ammettere ciò perché abbiamo invertito il processo della conoscenza, con la pretesa di entornar la natura. Quando diciamo che siamo umani, dovremmo includervi anche il lato divino, che è molto più grande di quello fisico. Quando fummo creati nel cosiddetto paradiso terrestre, non vuole dire che ora ci troviamo al di fuori di esso – ma ciò che sucede è che non lo accetiamo a causa di uma questione di superbia e iinvidia, permanendo in un atteggiamento contrario al bene. È come se dicessimo di abitare nella casa di Dio, ma non la accettiamo.

– Ho tutto e non sono contento di niente.

– Molta invidia?

– Dunque, è un mio problema?

– Non sono mai stato educato nell’ambito di una religione.

– Pur essendo così, l’essere umano ha sempre delle idee riguardo all’essere divino.

Posso dire che l’esistenza dell’essere umano è trascendentale, anche qualora non voglia averne la percezione – è per questo motivo che non ottiene um benessere maggiore in questa vita – ed il rifiuto di questa coscienza há per l’appunto origine nei fattori che causano le malattie: l’invidia che acceca la conoscenza. Stando così le cose, neghiamo la nozione del transcendente nella nostra vita, la quale continua intensamente, essendoci bisogno solo di coscientizzarla nuovamente.

it_ITItaliano